Il Ponte Vecchio è uno dei simboli della città di Firenze ed uno dei ponti più famosi del mondo. Attraversa il fiume Arno circa 150 metri a valle dell’area in cui il fiume presenta naturalmente uno dei punti in cui l’alveo è più stretto all’interno della città di Firenze nel suo tratto a monte delle Cascine.
Dal punto di vista dell’attraversamento, il ponte collega via Por Santa Maria (lungarno degli Acciaiuoli e lungarno degli Archibusieri) a via de’ Guicciardini (borgo San Jacopo e via de’ Bardi). La denominazione fu conferita a quello che era il più antico ponte fiorentino nel momento in cui fu costruito il ponte alla Carraia, detto allora “ponte Nuovo” in contrasto col pons Vetus. Nonostante se ne riconosca soprattutto il valore storico, è da sottolineare come nel tempo il ponte abbia svolto un ruolo centrale nel sistema viario cittadino, a partire da quando collegava la Florentia romana con la via Cassia Nuova voluta dall’imperatore Publio Elio Adriano nel 123 d.C.
Ancora oggi, chiuso da tempo al traffico veicolare, il ponte è segnato da un flusso pedonale incessante, sia per i molti richiamati dalla notorietà del luogo, sia per il suo collegare i luoghi di massimo interesse turistico di qua d’Arno (piazza del Duomo, piazza della Signoria) con l’area di palazzo Pitti e di Santo Spirito nell’Oltrarno. La carreggiata è a lastrico.
Il ponte appare nell’elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
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