La basilica cattedrale metropolitana primaziale della Santa Vergine Maria Assunta, nota semplicemente come Chiesa Cattedrale di Palermo, è il principale luogo di culto cattolico della città di Palermo e sede arcivescovile dell’omonima arcidiocesi metropolitana.
La Cattedrale di Palermo è una delle opere più caratteristiche della città: la sua originalità deriva dalla commistione di forme e stili in un unico corpo architettonico.
Derivata dalle differenti e molteplici popolazioni che, nel corso dei secoli, si sono alternate sul suolo siciliano.
Fu edificata su un luogo che fino a quel momento aveva ospitato un precedente luogo di culto;
moschea durante il periodo di reggenza araba;
riconvertita in edificio di culto cristiano a seguito della cacciata dei saraceni e l’insediamento dei normanni.
L’intera città, con la sua storia, presenta una molteplicità di forme e tecniche fra cui quella romana, normanna, greca, araba, con l’aggiunta anche del barocco siciliano.
A seguito, infatti, dell’avvicendarsi degli attori della scena politica di Palermo cambiano le tradizioni, le credenze religiose, la mentalità.
Pertanto diversi stili architettonici confluirono tutti nella struttura della cattedrale, con la predominanza, però, dello stile proprio del XII secolo: quello normanno.
Tuttavia, la maggior parte delle modifiche e delle aggiunte risalgono al XVIII secolo:
la pianta della chiesa diventa, ad esempio, a croce latina;
l’interno viene ricondotto al modello neoclassico;
viene edificata una cupola nell’intersezione dei bracci laterali con la navata centrale (transetto).
L’aggiunta della cupola si deve a Ferdinando Fuga, fra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, e diverge con lo stile precedente della chiesa.
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